Anfibi - Rettili

ANFIBI

La classe amphibia comprende organismi vertebrati ectotermi con stile di vita bimodale strettamente legato all'acqua.Anche se in alcuni casi le uova vengono deposte sulla terraferma, la maggior parte degli animali appartenenti a questa classe presentano nel ciclo vitale il  passaggio,tramite una metamorfosi, da una fase larvale acquatica ,con respirazione tramite branchie,ad una fase adulta terrestre ,con respirazione tramite polmoni.
Questa classe comprende tre ordini : Anuri (rane,rospi), Apodi (cecilie), Urodeli (tritoni,salamandre).
PELLE : La pelle priva di scaglie o peli protettivi presenta come unica fonte di isolamento dall'ambiente esterno il muco prodotto da numerose ghiandole mucose poste nel derma; l'assenza di vere e proprie protezioni rende la pelle degli anfibi altamente permeabile all'acqua restringendo la loro diffusione unicamente in zone umide.Questa tipologia di cute permeabile all'acqua e la loro natura ectoterma costringe questi organismi a rimanere al riapro nelle ore più calde e nelle ore più fredde per impedire la disidratazione ed il congelamento.
Principalmente popolano zone limitrofe ad una fonte d'acqua in regioni tropicali e temperate; ma alcuni nel corso dell'evoluzione si sono adattati a sopravvivere anche in ambienti aridi e freddi , molto differenti dal loro habitat ideale.Nel derma sono presenti solitamente anche numerose cellule pigmentali che consentono numerose tipologie di colorazione, spesso con funzione di avvertimento nelle specie velenose e ghiandole velenifere che producono secrezioni altamente tossiche o repellenti per i predatori.
Numerosi anfibi presentano la respirazione cutanea;la pelle infatti molto sottile e ricca di vasi saguigni effettua direttamente gli scambi gassosi con l'ambiente circostante assorbendo ossigeno e cedendo anidride carbonica.
CORPO : La struttura corporea varia all'interno dei tre principali gruppi in cui si suddivide la classe.Gli Anuri e gli Urodeli sono dotati di quattro arti ,con quattro dita su quelli anteriori e cinque su quelli posteriori;ciò che differenzia anatomicamente questi due gruppi è il fatto che mentre gli anuri presentano un corpo tozzo privo di coda,un capo di grandi dimensioni ,arti anteriori piccoli,arti posteriori particolarmente robusti ;gli Urodeli sono invece dotati di un copro lungiforme munito di coda , un capo di piccole dimensioni e arti piccoli.
Gli Apodi invece come ci suggerisce il nome sono privi di arti e presentano un anatomia vermiforme.
RIPRODUZIONE : Negli anuri la fecondazione e principalemente esterna , il maschio infatti dopo aver afferrato la femmina rilascia lo sperma nello stesso istante in cui la femmina espelle le uova fecondandole.Negli Urodeli invece la fecondazione è interna il maschio introduce lo sperma all'interno della femmina;lo sperma è racchiuso in piccole capsule gelatinose denominate spermatofore.Anche negli apodi la fecondazione è interna.
Le uova degli anfibi sono prive di amnios e di guscio; come rivestimento presentano infatti un involucro gelatinoso che non resiste all'assenza di umidità.Le uova deposte singolarmente o a cordoni devono essere posizionate nell'acqua;in sospenzione o ancorate, o in ambienti particolarmente umidi.Il numero delle uova depositate varia enormemente da poche fino ad un numero di 50.000.
MIGRAZIONE : Il fenomeno della migrazione si ha negli anfibi nella stagione riproduttiva ;gli adulti infatti vivono sulla terraferma ed ogni anno all'arrivo della stagione riproduttiva stimolati da fattori ambientali come la temperatura,la quantità di pioggia caduta e la durata del giorno, intraprendono la migrazione verso le sorgenti d'acqua dove avverrà l'accoppiamento e la deposizione delle uova.


Marco Fasoli




RETTILI

I rettili sono organismi vertebrati ectotermi ovipari.Questa classe comprende quattro ordini : gli squamati (serpenti, anfibenidi e sauri), i crocodilidi o loricati (coccodrilli, alligatori e caimani), i testudinei o cheloni (tartarughe e testuggini) e i rincocefali (tuatara).
ANATOMIA : L'anatomia degli animali appartenenti a questa classe è estremamente variabile tra i vari ordini. Lo scheletro interno dei rettili è composto da stutture ossee molto più robusto di quelle degli anfibi ,questa caratteristica rende questi animali molto più adatti alla vita sulla terraferma.Ciò che contraddistingue più di tutto la struttura ossea è la disposizione laterale degli arti,che porta il corpo ad essere poco sollevato dal terreno, e conferisce a questi animali il classico movimento strisciante quando camminano.I serpenti, la maggioranza degli anfisbenidi e alcuni sauri sono tuttavia del tutto privi di arti e la locomozione avviene a diretto contatto con il terreno.
Le differenze anatomiche all'interno degli ordini sono facilmente riscontrabili , oltre che nell'anatomia esterna ,che va dalla conformazione allungata e priva di arti dei serpenti ,fino alla struttura più corta e tozza delle testuggini ,anche nelle varie forme del cranio, che sono fra l'altro ottimi indicatori dei processi evolutivi.Si osservano infatti tipologie di cranio anapside (privo di fenestrazioni in corrispondenza delle tempie) come quello dei testudinei tipico dei  rettili più primitivi , tipologie di cranio diapside (con due fenestrazioni al livello delle tempie) ,come quello dei loricati e rincocefali,  tipico dei rettili moderni,e crani che presentano lo sfondamento della e seconda o di entrambe le fenestrazioni come quello dei sauri e dei serpenti (questo adattamento permette una maggiore apertura boccale).
PELLE : La pelle dei rettili presenta due strati: l'epidermide,lo strato più esterno che porta le squame, ed il derma lo strato più interno che contiene le terminazioni nervose, i vasi sanguigni e le cellule che sostengono la pelle.Le squame sono strutture cornee costituite da cheratina con forme molto variabili all'interno delle varie specie.Le squame non vengono perse singolarmente ma vengono rinnovate tramite mute.Mentre i serpenti compiono mute complete della pelle i coccodrilli,le tartarughe, le testuggini e i sauri perdono la pelle a brandelli.
Queste strutture sono importanti protezioni contro abrasioni, attacchi di predatori e disidratazione.
SENSI : I sensi come la vista , l'olfatto ed il gusto sono molto sviluppati, anche se la loro specializzazione varia fra le differenti specie.L'udito è invece molto regredito, spesso questi animali sono privi di orecchio medio e esterno e captano i segnali uditivi tramite le vibrazioni delle ossa del cranio.La vista risulta più o meno sviluppata passando da esemplari con occhi particolarmente grandi ,ad esemplari con abitudini prevalentemente sotterranee con occhi molto rudimentali o addirittura inesistenti.Molto interessante è invece lo sviluppo delle palpebre.I loricati ,i cheloni e numerosi sauri presentano due palpebre mobili una superiore ed una inferiore ed una membrana nittante (un rivestimento cutaneo trasparente che scorrendo sull'occhio lo ricopre proteggendolo ma consentendo comunque all'animale di vedere).Nei serpenti e in alcuni sauri, invece,le palpebre superiore ed inferiore si sono saldate formando uno strato protettivo trasparente che ricopre costantemente l'organo visivo.
Caratteristico di serpenti e sauri è l'organo di Jacobson, posizionato all'interno della bocca, che analizza le molecole odorose captate nell'ambiente circostante dall'estroflessione della lingua.
Alcuni serpenti hanno inoltre sviluppato sul muso organi termosensibili ,che consentono di captare le minime variazioni di temperatura e individuare la preda. 
RIPRODUZIONE : Durante la stagione riproduttiva le esibizioni dei maschi per attirare la femmina e stabilire i territori variano molto all'interno della classe.Principalmente i rettili emettono suoni particolari ,caratteristici della stagione degli amori o esibiscono creste e colorazioni sgargianti.
I sessi sono separati e la fecondazione è interna ; anche se in rari casi è presente la partenogenesi.
Principalmente la classe comprende specie ovipare.Le uova telolecitiche sono solitamente deposte in nidi sotterranei dove è presente l'adeguato tasso di umidità e dove le uova rimangono al riparo fino alla schiusa.Il periodo di incubazione varia all'interno della classe ,da pochi giorni a qualche mese;in rari casi i piccoli,dopo la schiusa, rimangono all'interno del nido per uscirne quasi un anno dopo.Le uova amniotiche (adattamento che consente l'indipendenza dall'acqua) presentano solitamente un guscio poroso che consente gli scambi gassosi e il passaggio dell'acqua necessari per lo sviluppo dell'embrione.
Nelle specie ovovivipare ,invece, le uova vengono trattenute nel corpo della madre fino alla schiusa.Solitamente i genitori non allevano i cuccioli ,tranne in rari casi come nei corcodilidi che allevano i loro piccoli anche per periodi più o meno lunghi.

Marco Fasoli